Settimana Europea della Mobilità e Bike to Work Day

Parte oggi l’edizione 2015 dell’European Mobility Week – Settimana Europea della Mobilità dal 16 al 22 settembre, evento promosso dalla Commissione Europea per incentivare in più di 1000 città aderenti, l’uso di mezzi di trasporto alternativi all’auto privata.
Il tema scelto dalla Commissione Europea per l’edizione 2015 è “Choose Change Combine” ovvero “Scegli Cambia Combina”, ed evidenzia l’importanza dell’intermodalità, ovvero il combinare l’uso mezzi di trasporto diversi come ad esempio treno e bici, come scelta strategica e vincente per migliorare la mobilità delle nostre città.

FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta promuove in tutta Italia un programma di centinaia di eventi dedicati alla mobilità sostenibile su due ruote e li trovate tutti nel sito dedicato www.settimanaeuropeafiab.it.
Inoltre Venerdì 18 settembre è la 2° Giornata Nazionale del BikeToWork e FIAB Ciclobby Milano propone una pedalata fino in Duomo con colazione per tutti. Il ritrovo è alle ore 8.00 in piazza Cadorna (davanti alla stazione del BikeMI).
Come parte del progetto “Bike2Work” europeo, lancia inoltre sul sito www.biketowork.it una competizione tra aziende per “mettere in sella” il maggior numero di dipendenti e vincere i tanti premi in palio.

Una settimana e molti eventi possono essere l’occasione per farci ripensare al nostro modo di muoverci e di occupare lo spazio all’interno delle nostre città.
Andare a lavoro in bici è una scelta importante che può migliorare molti aspetti della nostra vita.
Io ho fatto questa scelta quasi tre anni fa e percorro 15 km tra andare e tornare dal lavoro ogni giorno, estate e inverno (salvo “violenti” eventi atmosferici) con la mia fedele compagna di viaggio Spillo, e questa mia decisione mi ha portato numerosi benefici, tanta salute e felicità.

MENO STRESS, PIÙ FELICITA’
Lo stress è decisamente diminuito perché facendo attività fisica con costanza si producono endorfine e si riduce il cortisolo (l’ormone dello stress). Abito in un paese dove c’è molto verde e vedere il cambiare delle stagioni, un leprotto che attraversa la strada, o un gruppo di papaveri lungo il ciglio della strada (piuttosto che la targa dell’auto incolonnata di fronte) apre il cuore e la mente e fa arrivare in ufficio più felice.

MENO CICCIA, PIÙ SALUTE
La vita moderna ha reso l’uomo sempre più sedentario e lo costringe ad una routine paralizzante: si passa dal sedile dell’auto, alla sedia dell’ufficio, al divano di casa. Se siamo in salute e abbiamo due gambe, ringraziamo Dio e usiamole!
Per fare 15 km in auto in coda, la mia auto consuma 1,40 euro di benzina. Per fare gli stessi 15 km il mio corpo brucia 400 calorie. Andare in bici ogni giorno al lavoro, se abbinato ad un’alimentazione sana, può fare perdere quella pancetta, regala cosce e polpacci duri come il marmo e se c’è l’occasione di strafare ogni tanto, andando in bici ogni giorno almeno si mantiene lo stesso peso. Non vi sentirete più così stanchi ogni giorno, noterete benefici sulla pressione e sulla circolazione, non avrete il fiatone a fare due piani di scale, e anche il sistema immunitario ne trarrà giovamento!
Da quando ho smesso di fumare, iniziato ad andare in bici ogni giorno e correre non ho più avuto un raffreddore. La gente non mi crede, io non compro un pacchetto di tachipirina o aspirina da più di due anni.

MENO BENZINA, PIÙ VACANZE
Da quando uso la bici ogni giorno, risparmio quei 60 euro di benzina che spendevo solo per andare in ufficio. Inoltre grazie a piani tariffari come ViviBici di Coop Voce più si pedala e più si matura credito telefonico. Se consideriamo che non compro più medicinali, e sigarette (solo le sigarette, circa 150 euro al mese) ho svelato il mistero di come faccio a permettermi di fare più vacanze nel corso dell’anno.

MENO EMISSIONI, PIÙ SOSTENIBILITÀ
Un’occhio alla salute, uno al portafogli, uno alla linea… ma che dire dell’ambiente?
La bicicletta non inquina ed è la scelta consapevole ed eco sostenibile per lasciare in eredità ai nostri figli un pianeta meno inquinato e città più vivibili. Dobbiamo ridurre la nostra impronta ambientale.
Una signora alta 1.50 mt non può pensare di avere bisogno di un SUV per andare da sola alla COOP di paese e uscirne con due shopper. Non può prendersi il diritto di occupare tutto questo spazio e rovinare l’aria che respiro per non fare tanta fatica. Guardate la foto, la SUV della signora e la mia bici. Io ho fatto più spesa di lei.

COSA FARE PER LA SICUREZZA
In Italia l’infortunio in itinere non è riconosciuto per chi sceglie la bicicletta, perché questa è definita mezzo privato ed equiparata all’automobile o allo scooter.
Questo è sicuramente un grande ostacolo per le aziende ma se queste volessero investire in una piccola assicurazione ed incentivare i propri dipendenti ad utilizzare la bici avrebbero dipendenti più felici e più sani, con una conseguente riduzione dell’assenteismo e un aumento della produttività.
Se poi hanno una sensibilità verso la sostenibilità, questo garantirebbe un ritorno in fatto di immagine.
Per quanto riguarda la sicurezza e la pericolosità della bicicletta, dobbiamo insistere: un auto in meno è una bici in più, più bici ci sono più le strade saranno sicure.

COSA FARE PER LA LONTANANZA
Per i pendolari che hanno maggiori distanze da coprire (e quindi maggiori costi), la soluzione è l’intermodalità, quindi appunto il combinare la bici con il treno o altri mezzi pubblici. Sappiamo però che in Italia sono ancora molte le limitazioni e molto ancora è da fare per raggiungere gli standard di altre città europee ed è in corso una petizione per chiedere a Trenitalia un abbonamento nazionale per il trasporto bici, clicca per saperne di più
Nel frattempo che le cose si muovino nel verso giusto, la soluzione ideale è rappresentata dalle bici pieghevoli. Grazie alla foldable, la metro o la stazione più vicina può essere raggiunta in pochi colpi di pedale e la bici una volta piegata può essere portata sul mezzo senza costi aggiuntivi.
Mentre si aspetta il treno si può sorseggiare un buon caffè e dare un’occhiata alla gazzetta dello sport e durante il tragitto, ci si può godere un buon libro o chattare con un amico. E’ un modo di passare il proprio tempo in modo più qualitativo e sereno, di gran lunga preferibile dal passare due ore in coda in tangenziale, non siete d’accordo?
Senza contare a quanti soldi potrete risparmiare utilizzando i mezzi pubblici. Anche il Bike Sharing è una valida soluzione per chi deve coprire l’ultimo miglio.

CHE ASPETTATE A PROVARE?

Buona Settimana Europea della Mobilità e buon Bike to Work Day!

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